i testi classici dell'Ayurveda: conosci gli autori classici dell'ayurveda, Charaka, Sushruta e Vaghbata, e il loro contributo nella letteratura ayurvedica e medicina ayurvedica.
La letteratura indiana antica: i Veda
I testi classici dell'Ayurveda raccolgono il sapere millenario dell'India: nei secoli, grandi studiosi di medicina ayurvedica hanno compiuto l'opera di catalogazione e organizzazione del sapere ayurvedico.
L'Ayurveda del Charaka Samhita, Sushruta Samhita e Ashtanga Hridayam
L'Ayurveda che conosciamo al giorno d'oggi ha attraversato l'oceano dei secoli, grazie all'opera di tre studiosi molto importanti: Sushruta,Charaka e Vagbhata. Infatti le basi filosofiche, teoriche e pratiche dell’Ayurveda sono descritte nel modo più esaustivo in tre testi che formano la cosiddetta Brihat Trayi “Grande Triade”. La Brihat Trayi è composta dai trattati Sushruta Samhita di Sushruta, Charaka Samhita di Charaka e Ashtanga Hridayam di Vagbhata. Ogni studioso e appassionato che si avvicina avvicina all'Ayurveda e alla sua filosofia, dovrà fare riferimento a questi testi unici per profondità e vastità.
Ayurveda e Sushruta Samhita di Sushruta
Sushruta, insegnante di medicina all’Università di Benares, descrisse in lingua sanscrita il sistema di diagnosi e terapia come lo aveva appreso direttamente da Dhanvantari. Nel suo Sushruta Samhita tratta l’anatomia con grande dovizia di particolari, insieme a tutta la strumentazione necessaria per affrontare interventi chirurgici su ascessi, bruciature, fratture, ferite, amputazioni. Illustra più di 120 strumenti e la procedura di molte operazioni, tra cui cataratta, ernia, taglio cesareo, oltre a elementi di chirurgia plastica, come la rinoplastica e la ricostruzione dell’orecchio.
Sushruta Samhita, alimentazione infantile e punti energetici Marma
Descrive in maniera esaustiva elementi di ostetricia, dietologia, alimentazione infantile e cure mediche. Divulga, inoltre, la scienza del massaggio e descrive i punti energetici definiti Marma, introducendo la fisiologia dei corpi sottili. “Questa scienza di vita è immortale e concede merito, prestigio, longevità e suprema felicità”.
Ayurveda e Charaka Samhita di Charaka
Charaka era docente di medicina, con un elevato numero di discepoli. La parte più notevole del suo Charaka Samhita è la chiara presentazione di anatomia, fisiologia, eziologia, patogenesi, segni e sintomi della malattia. Descrive il metodo diagnostico e classifica le cure idonee per le malattie, la prevenzione e la longevità in base a rimedi di origine vegetale, minerale o animale.
Ayurveda, le cause della malattia
Ritiene che le cause della malattia siano fattori sia interni, ovvero etici e spirituali, sia esterni, legati all’alimentazione, allo stile di vita, al clima e al trascorrere del tempo. Charaka trasmise ai suoi discepoli una concezione quasi ippocratica della medicina: “Non per voi stessi, né per il soddisfacimento di ogni desiderio terreno dell’uomo, ma soltanto per il bene dell’umanità sofferente voi dovete curare i vostri pazienti e così eccellere rispetto a ogni altra vocazione”.
Ayurveda e Ashtanga Hridayam di Vagbhata
Vagbhata era un autorevole medico e la sua opera rappresenta l’aspetto più pragmatico nella letteratura ayurvedica. “Chi possiede solo la conoscenza teorica dei testi è come un asino consapevole del peso, ma non della qualità del carico che porta”. Nel suo Ashtanga Hridayam presenta in maniera sistematica gli otto rami che compongono il maestoso albero dell’Ayurveda.